La Blue Ocean Strategy Nel 2020

Ormai abbiamo visto tutto e il contrario di tutto: ma allora all’alba del 2020 la strategia della non-competizione è ancora valida?

Sono passati quasi 15 anni dalla pubblicazione (e dal successo mondiale) del famoso libro scritto da  W. Chan Kim e Renée Mauborgne: Oceano Blu, creare nuovi mercati per vincere senza competizione.

In questi ultimi 15 anni abbiamo visto l’affermazione mondiale di Amazon e quasi sparire E-bay; Instagram e gli Influencers; Cina, India e Tesla nello spazio protese verso la Luna e forse Marte, mentre la Nasa e lo Shuttle, icone storiche e incontestate, al momento non volano più…

Insomma ci sembra di aver visto ormai tutto e il contrario di tutto, in ogni settore possibile. Dunque, tutti gli spazi sono stati occupati? Si sono già esaurite le possibili combinazioni?

Come potremmo oggi immaginare una attività che anziché entrare in concorrenza con qualcosa di già inventato, possa aprire nuovi spazi, nuove opportunità di sviluppo?

MAI COME OGGI

Prima di stabilire se l’oceano sia ancora blu come nel 2005, oppure se nel frattempo si sia tinto di rosso (il colore della competizione tra squali che tentano di sbranarsi a vicenda) propongo di riflettere su un paio di dati che non tutti forse conoscono:
  •  Il 90% degli scienziati, ricercatori, laureati, innovatori, visionari e creativi di ogni genere mai esistiti sul pianeta, è attivo oggi.
  •  Con uno smartphone da poche decine di Euro, ogni utente ha accesso a molte più informazioni (e in modo più rapido) rispetto a Ronald Reagan durante il suo mandato di Presidente degli USA.

Ora si può rispondere … e per quanto mi riguarda, la risposta è sicuramente Sì, L’Oceano è più blu che mai!

Tutto quello che sta succedendo, Internet in primis e le altre rivoluzioni tecnologiche e culturali che stiamo vivendo, sono solo il primo strato, le fondamenta di qualcosa che ancora non riusciamo nemmeno a immaginare.

Questo vale anche, e a maggior ragione, per le imprese, per le banche che erogano finanziamenti, per gli imprenditori e per le nuove idee. Certo, la crisi esiste, ma a livello strutturale i servizi e i beni continuano a essere richiesti, soprattutto se chi li offre è in grado di innovare e offrire valore.

COME?

La strategia dell’Oceano Blu prevede la creazione di un nuovo spazio, ovvero di un mercato che possa distinguersi completamente almeno per uno dei fattori principali: cliente / prodotto / modalità.
Porsi in atteggiamento creativo non vuol dire solo “mi metto davanti a un foglio di carta bianco” e aspetto l’ispirazione… Creatività vuol dire analizzare l’esistente con ottime cognizioni e preparazione; solo con una attenta analisi del mercato di riferimento si può pensare di poter portare innovazione vera, e non un vestito di colore diverso alla stessa tipologia di business (che sarebbe Oceano Rosso, come abbiamo già visto!).
Rivediamo i sei approcci analitici proposti da W. Chan Kim e Renée Mauborgne:
  1. Settori alternativi. Ricordiamoci che un Bowling non è solo in relazione agli altri Bowling: deve essere analizzato come alternativa a pizzerie, cinema, birrerie e così via…
  2. Gruppi strategici di settore. Ci sono aziende, solitamente leader, che fanno da riferimento per un settore: questa prospettiva può essere aggirata ad esempio offrendo prodotti / servizi di qualità e costi drasticamente diversi dai dominatori ufficiali del settore. Vale sia in alto, sia in basso.
  3. Catena degli acquirenti. Distinguere tra compratori ed  utilizzatori reali e riuscire a rivolgersi al giusto target, può dar luogo a innovazioni vincenti.
  4. Prodotti e servizi complementari. Ovvio che chi va al cinema, vorrà i popcorn. Ci sono alcuni prodotti / servizi che sono ovviamente e naturalmente in relazione con altri. Ciò che l’utente fa subito prima, durante e dopo aver a che fare con noi è di prioritaria importanza.
  5. Comunicazione Funzionale o Emotiva. Difficile portare avanti entrambe. Si dovrà propendere per l’una o l’altra. Ma è interessante notare che molto spesso il ribaltamento di questi fattori può  dar luogo alla nascita di un nuovo Oceano.
  6. Trend nel tempo. Analizzare (magari anticipando) l’evoluzione di un trend è il fattore più difficile da controllare, ma anche il più efficace nella creazione di un oceano blu. Ricordiamo la caratteristica di irreversibilità di un trend in evoluzione.

CONCLUSIONE

L’obiettivo è sempre lo stesso: creare valore da offrire al mercato.

Per farlo possiamo utilizzare i criteri di analisi qui proposti, ma possiamo anche valerci degli altri strumenti che fino ad oggi abbiamo visto negli altri articoli.

La cosa più difficile, e che tratteremo in un articolo dedicato, è utilizzare l’immaginazione: infatti quando si avvia una attività, inevitabilmente si hanno in mente dei modelli. Questi modelli sono utili per lo sviluppo, ma dobbiamo allenarci a visualizzare il “nostro modello” di qualcosa che non esiste se vogliamo essere innovatori.

Un ultimo piccolissimo consiglio: concentrare il fuoco sull’Identità vuol dire aver già vinto: infatti una identità ben strutturata è il primo sintomo del fatto che stiamo navigando in un Oceano Blu!

Per non “scontrarsi con la concorrenza” occorre modificare il mercato, creando uno spazio in cui solo noi possiamo navigare.

Il 90% degli scienziati, ricercatori, laureati, innovatori, visionari e creativi di ogni genere mai esistiti sul pianeta, è attivo oggi. C’è forse un momento più favorevole di questo, per aprire nuove prospettive di business?

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